Digitalizzazione forzata per il Covid: opportunità o disagio?

Il mondo non è mai stato così digitale. La pandemia da Coronavirus ha spinto sull’acceleratore della digitalizzazione cambiando abitudini, modi di vivere, imparare, giocare e lavorare.

Parole come “smart working” o “Didattica a distanza” sono entrate velocemente nel nostro vocabolario e ci hanno catapultato dentro una nuova “normalità”, forse senza ritorno. Per molti si è trattato di un disagio che ha scardinato pratiche consolidate, ma anche un’opportunità dai molteplici risvolti per chi ha saputo cogliere l’attimo e cavalcare il trend e la trasformazione.

Una trasformazione che è ben lontana dall’essere conclusa. Per le aziende, infatti, è questo il momento per cambiare direzione, adattare il proprio business alle nuove esigenze dei consumatori emerse in questi mesi di pandemia o addirittura ripartire da zero, all’insegna del digitale.

I mesi di lockdown e le misure di distanziamento sociale imposte in molti Paesi hanno spinto i consumatori a diventare sempre più digitali.

A dirlo sono i dati sulle ricerche elaborati da Google Trends. Il primo canale di acquisto per moltissime persone durante la pandemia è stato l’online, un fenomeno destinato a crescere sempre di più.

Una volta sperimentata la facilità e comodità degli acquisti in rete è difficile fare marcia indietro.

Per questo è necessario che le aziende non perdano questo treno di crescita e investano nell’e-commerce, soprattutto se consideriamo che in tutto il mondo dall’inizio di marzo 2020 le ricerche sugli acquisti online sono cresciute del 100%.

Come ha inciso sulle aziende l’accelerazione della digitalizzazione?

In un contesto come quello che stiamo vivendo è evidente che a un’azienda, per sopravvivere ed essere competitiva sul mercato attuale, non basta semplicemente avere un e-commerce.

Le abitudini e la mentalità del consumatore sono cambiate, ha nuove esigenze, nuovi standard (pensa ai tempi di consegna di Microspot) e nuove aspettative nei confronti degli acquisti online.

Di conseguenza anche le aziende devono accelerare la propria digitalizzazione per stare al passo con le nuove richieste degli utenti.

Quali sono 3 suggerimenti operativi per la digitalizzazione?

1. Automatizzare il più possibile ogni attività 
   
   
2. Stringere partnership con aziende con obiettivi di marketing condivisi
   
   
3. Creare un team di lavoro multifunzionale con competenze digitali avanzate 

Solo implementando questi tre punti le aziende potranno non soltanto sopravvivere, ma anche crescere e sviluppare un business vincente e al passo con i tempi e con la concorrenza.

Anche perché, è evidente, lo smart working è un fenomeno destinato a non esaurirsi con la pandemia ma a durare nel tempo. Questo significa che le aziende devono necessariamente evolversi anche dal punto di vista della tecnologia e delle infrastrutture per permettere ai lavoratori di lavorare da casa.

La digitalizzazione del lavoro interno è fondamentale per permettere a tutto il team di lavorare da remoto. Di conseguenza - e te ne sarai già accorto, anzi lo avrai già fatto anche tu- è aumentata la domanda di tecnologie e apparecchiature per lo smart working, come ad esempio i software per le videochiamate, webcam, microfoni e luci di qualità.

Qual è l’impatto della digitalizzazione sul resto della tua azienda?

È fondamentale per la crescita del business che l’azienda riesca a raggiungere i clienti dovunque si trovino, garantendogli l’esperienza che si aspettano di vivere. 

Ecco 3 regole d’oro per gestire con profitto la tua attività a lungo termine nell’era della digitalizzazione forzata

1. Essere agili e flessibili:
   in un momento come quello attuale è fondamentale sapersi adattare e reinventare, come hanno fatto già molte aziende che a causa della pandemia hanno dovuto modificare velocemente le proprie campagne, in base alle nuove esigenze dei consumatori. Un’abilità, questa, che non vale solo in tempo di Covid, ma che è fondamentale sempre: velocità di esecuzione e adattamento
   
   
2. Partire dalle esigenze del proprio target: 
   questo è importante in ogni circostanza, ma in una situazione come quella che stiamo vivendo diventa ancora più basilare. La domanda e il comportamento dei consumatori è cambiato e continua a cambiare rapidamente a causa della pandemia, di conseguenza è ancora più importante sapere sempre cosa vuole il cliente e verso cosa si orientano per adattare la propria offerta e il proprio business. Non limitarti a guardare cosa succede nel tuo settore, ma “ruba” idee e suggerimenti anche dagli altri
   
   
3. Reinventare il proprio business: 
   fino a qualche mese fa le aziende hanno dovuto affrontare una condizione di emergenza con lo sviluppo di soluzioni che fossero efficaci a breve termine e fornissero una risposta immediata a un bisogno urgente e nuovo. Adesso, nella fase – si spera!- della ripresa, bisogna guardare al futuro utilizzando quelle soluzioni che si sono rivelate vincenti per costruire un nuovo modello di business, probabilmente più “modulare” e facilmente modificabile

La digitalizzazione è davvero la strada per uscire dalla crisi?

La chiave è proprio qui: durante la pandemia la digitalizzazione ha fatto un balzo in avanti. Il lockdown ha portato a un’accelerazione dell’uso che facciamo della tecnologia, costringendoci a digitalizzarci per poter sopravvivere, nelle relazioni come nel lavoro.

Adesso la digitalizzazione diventa a sua volta la strada da percorrere per accelerare l’uscita di molte aziende dalla crisi. Chi non si è ancora adattato al mondo digitale rischia di trovarsi in difficoltà, ma può cogliere questa opportunità per apportare le modifiche ormai necessarie per far sopravvivere e crescere la propria azienda.

È tempo di pensare in grande per ripartire, ma la trasformazione deve iniziare subito.